Si è svolta recentemente un’importante visita in Moldova di una delegazione dell’Azienda Agricola Tamburini accompagnata dall’Ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia Stela Stingaci ed il Console Onorario a Firenze Alessandro Signorini. L’evento è stato organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Moldava in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Moldova in Italia. La storia agricola della famiglia Tamburini affonda le sue radici nel XIX secolo, infatti già prima dell’inizio del 1900, e da allora ad oggi per ben cinque generazioni, la passione per la coltivazione della vite e dell’olivo è stata alla base del lavoro quotidiano. Oggi l’azienda si compone di 50 ettari di terreno, tutti situati nel cuore delle colline toscane, in provincia di Firenze, nella zona storica di produzione del vino Chianti.

Dall’anno 2002 è in corso un processo di rinnovamento sia agronomico che tecnologico, che interessa sia i 30 ettari di vigneto che le 1.000 piante di olivi. Questo sta portando l’azienda a presentarsi sui mercati nazionali e internazionali con prodotti caratterizzati prevalentemente dalla qualità della materia prima, senza mai dimenticare quelle che sono le caratteristiche tipiche e tradizionali del territorio d’origine. Secondo il sito indipendente di informazione sul mondo del vino e sull’enogastronomia, con particolare focus ai vini e prodotti gastronomici Italiani, “Quattrocalici.it”, l’azienda Agricola Tamburini è risultata essere meritevole di menzione come una delle realtà vitivinicole più interessanti della provincia di Firenze. I vini dell’azienda risultano essere rappresentativi dell’eccellenza produttiva della regione Toscana.

La visita della delegazione aziendale in Moldova è risultata particolarmente importante per l’incremento delle relazioni culturali e commerciali tra aziende storiche produttrici di vino come quelle presenti in Toscana e quelle in Moldova. Durante le visite intraprese alle cantine Vinaria din Vale e Asconi gli ospiti hanno avuto la possibilità di conoscere la realtà vitivinicola moldava e di assaggiare piatti tipici moldavi ed, ovviamente, vini prodotti dalle cantine ospitanti. I più apprezzati dagli ospiti sono stati i tipici vini moldavi da vitigni autoctoni – feteasca alba (bianco) e feteasca rosu (rosso). In onore di tale incrocio storico enogastronomico tra le due interessantissime realtà, quella toscana e quella moldova, i vini toscani dell’Agricola Tamburini e i vini moldavi premiati ai vari concorsi internazionali sono stati protagonisti di una della serata che si è svolta il 17 luglio presso il ristorante Mezzo del Berd’s Design Hotel nell’ambito delle iniziative del Club degli Edonisti. Gli organizzatori si sono proposti di promuovere le eccellenze vinicole dei due Paesi e la collaborazione tra i vinificatori moldavi e quelli italiani.

A presentare ed illustrare le motivazioni dell’importante incontro sono stati il Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-Moldova Eleonora Pripa ed il Presidente del Club degli Edonisti Angela Brasoveanu. Presenti alla serata, inoltre, i titolari e gli specialisti dell’Agricola Tamburini e i rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura e dell’Ufficio Nazionale della Vite e del Vino. Unire la passione, la preparazione e l’imprenditoria italiana con la cultura del vino in Moldova non può che generare un prodotto di qualità e una capacità di generare impresa come raramente possiamo costatare in altri parti del globo. I vini della Moldova grazie alla loro qualità e corposità si attestano tra i primi posti a livello europeo per quantità prodotta, piazzandosi al primo posto per quanto riguarda la produzione nell’est europeo. Sono 4 le principali zone vitivinicole della Moldova, in cui si coltivano vitigni come: feteasca e rara neagra e sono: Balti nel nord, Codru regione centrale, Cahul nel sud e Nistreana, nel sud-est al confine con l’Ucraina. Alcuni vini prodotti in queste regioni sono stati premiati con la medaglia d’oro in diverse esposizioni internazionali. L’alcool in Moldova è frutto di una storia millenaria. Le prime tracce di vigne si possono collocare nel 2800 a.C. Una storia passata poi tra le mani dei mercanti greci e romani, generando la fortuna del Gran Ducato di Stefano III prima di essere lasciata all’abbandono per tre secoli di dominazione Ottomana. Nel 1812 la Moldova diviene russa a seguito del trattato di Bucarest e riscopre l’alcool. Attualmente, questo piccolo paese di 3 milioni e 600mila abitanti, incastrato tra Ucraina e Romania, è il ventiduesimo produttore mondiale di vino. In Moldova vi è l’1,9% della superficie mondiale di vigne e sono prodotti più di 124.000 tonnellate di alcool all’anno, delle quali il 95% è destinato all’export. Secondo quanto riportato dall’Agenzia mondiale del vino il settore vitivinicolo conta per più del 20% del Pil del paese e un terzo delle sue esportazioni. Incentivare la collaborazione tra produttori storici italiani e produttori storici della Moldova, unire tradizione e tecnologia, sapere e modernità non può che giovare alle aziende di entrambi i paesi scatenando e diffondendo un immenso patrimonio storico enogastronomico utile anche a rafforzare le relazioni diplomatiche tra Italia e Moldova.

Articolo a cura dell’analista e pubblicista Domenico Letizia